Motel fuori Como

Ieri mia moglie mi ha raccontato che il giorno successivo al nostro rientro, Michele, il negoziante che ha l’esercizio sotto il nostro appartamento, le ha fatto gli auguri di buon anno stringendola a se per i rituali baci e le ha palpato il culo dicendole quanto la desiderava.
Sembrava infastidita nel raccontarmelo e io ascoltandola non potevo non pensare a quanto accaduto fra loro precedentemente.
Ricordo il giorno in cui le chiesi di uscire sul terrazzino sapendo che lui l’avrebbe vista. Era seminuda e lui ebbe l’occasione di apprezzare quanto lei mostrava. Accettò di esibirsi sapendo che la cosa mi eccitava, ma questo condizionò i loro rapporti a seguire.
Quando iniziò ad uscire per incontrare i suoi clienti, lui non perdeva occasione di chiederle dove andasse, alludendo al suo look provocante, seguendola poi con lo sguardo sino a vederla spesso salire su auto sempre diverse. Allora non aveva la certezza di cosa lei facesse, ma probabilmente lo intuiva.
Decise una sera di fermarla sulle scale di casa e forzandola scoprì che non indossava gli slip, (tornando dai suoi incontri non li indossava mai) e fu sorpreso nel trovarla bagnata. Non poteva sapere che era ancora piena dello sperma del suo cliente appena lasciato. Pensando di essere lui l’artefice del suo eccitamento le mise il cazzo in mano e lei lo masturbò sino a farlo schizzare.
Lei mi disse che non potava fare altro vista l’insistenza e la poco velata minaccia di raccontare a me di come trascorresse il suo tempo mentre ero in ufficio.
Da allora lei lo accontenta concedendogli qualche palpata e qualche pompino. Non credo di più, anche se non mi dispiacerebbe.