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Sant'Angelo Lodigiano:morta Giovanna Pedretti

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2024 13:31
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15/01/2024 04:06

Forse non ha retto alla valanga di odio via social, alle insinuazioni di una indignazione posticcia fatta solo per pubblicizzare il suo locale.

Accuse che avrà sentito come macigni. Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano che replicando ad una recensione omofoba e discriminatoria sul suo locale aveva dato una lezione di civiltà, è stata trovata morta nel primo pomeriggio sulle rive del Lambro: l'ipotesi è quella del suicidio.

Pedretti, secondo i primi accertamenti, si sarebbe recata nei pressi del Lambro a bordo della sua Fiat Panda. Il corpo senza vita è stato rinvenuto nei pressi del ponte del comune in provincia di Lodi: sul posto sono subito accorsi carabinieri e vigili del fuoco, poi raggiunti dal pm in servizio e dagli uomini della Scientifica. L'auto ora è sotto sequestro per consentire agli investigatori di fare luce sulla morte che, stando alle prime risultanze, sarebbe frutto di un gesto volontario.

Un tragico epilogo di una vicenda che prende le mosse dai social e sui social è cresciuta fino a travolgere la donna. La titolare della pizzeria Le Vignole nei giorni scorsi aveva risposto ad una recensione sul suo ristorante di un cliente che si lamentava per avere mangiato accanto ad un tavolo con una coppia omosessuale e un ragazzino disabile. "Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay. Non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e il ragazzo in carrozzina mangiava con difficoltà. Mi spiaceva ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente e il dolce ottimo , ma non andrò più", l'assurda lamentela del cliente nella recensione. Ma Giovanna, usa da sempre alla solidarietà come la pizza sospesa proprio per i disabili, non lascia cadere nel vuoto quelle parole. E replica: "Il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l'educazione e il rispetto verso ognuno. Le sue parole di disprezzo verso ospiti che non mi sembra vi abbiano importunato mi sembrano una cattiveria gratuita e alquanto sgradevole". E poi l'invito definitivo: "A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto... credo che il nostro locale non faccia per lei. Non selezioniamo i nostri clienti in base all'orientamento sessuale e men che meno la disabilità. Le chiedo gentilmente di non tornare da noi a meno che non ritrovi in sé i requisiti umani che nel suo atteggiamento sono mancati".

La recensione era della scorsa estate ed era stata poi cancellata, spiega Giovanna, che però ne aveva fatto uno screenshot. Un elemento questo del post cancellato che ha destato sospetti di non veridicità della recensione in alcuni utenti dei social, compresa Selvaggia Lucarelli che ha lanciato l'ipotesi di "un grossolano fotomontaggio" e di "un'operazione di marketing spacciata per eroica difesa di gay e disabili". Sul web dunque inizia a circolare l'idea del falso, l'ipotesi finisce sui giornali.

Giovanna intervistata dalle tv sul punto appare in difficoltà: "non vorrei essere caduta in una trappola" dice e più volte ripete di "non avere una risposta". E così, se prima sui social Giovanna era un'eroina si aprono le prime crepe, iniziano le critiche, le insinuazioni. Fino ad oggi, quando forse la gogna che da social era approdata sui media, le sarà apparsa insostenibile. Giovanna prende l'auto, va sulle sponde del Lambro. E poi viene ritrovata morta. Lascia la figlia e il marito Nello, una vita con lei anche in pizzeria, una vita fianco a fianco per decenni in quel locale. Una vita di lavoro, forse di sacrifici. Che non ha retto, forse, all'onda d'odio virtuale.
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15/01/2024 14:38

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15/01/2024 18:48

"Cerchi pure la sua prossima vittima": Fiorina D'Alvino, la figlia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel Lambro dopo le polemiche per una recensione al suo locale e conseguente replica, lo ha scritto in una storia su Instagram questa mattina rivolgendosi a Selvaggia Lucarelli.

Nel post del profilo privato Instagram di cui il Corriere ha pubblicato lo screenshot, Fiorina riporta la parte di una storia della Lucarelli e in rosso ha sovrascritto che "L'accanirsi è pericoloso.Grazie cara 'signora' per aver massacrato per via mediatica la mia mamma.Cerchi pure la sua prossima vittima".
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15/01/2024 18:48

"Siamo assediati dai giornalisti. Andate via.Qualcuno li mandi via": questo è l'appello di Florina D'Avino, la figlia di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta ieri nelle acque del fiume Lambro, rilanciato dagli amici sui social, dove hanno pubblicato lo screenshot della sua richiesta d'aiuto.

L'invito di una conoscente è quindi di andare nella zona della pizzeria "a dar man forte alla famiglia".
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15/01/2024 18:57

Lorenzo Biagiarelli, l'influencer che per primo ha esternato dei dubbi sull'autenticità della recensione del presunto cliente che protestava per la presenza di gay e disabili ad un tavolo della trattoria di Giovanna Pedretti, trovata morta ieri, respinge con forza le accuse di 'odio social' e 'shistorm'.

"Mi dispiace che pensiate che la ricerca della verità possa avere queste conseguenze - scrive nella storia su Ig Biagiarelli -.

Ci tengo a respingere con forza le accuse di 'odio social' e 'shitstorm' dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza".

"Mi dispiace moltissimo delle morte della signora Giovanna e il mio pensiero va alla sua famiglia", scrive Biagiarelli ma invita "a riflettere sulle conseguenze del tentativo "di ristabilire la verità".

"Se si dovesse temere sempre questo epilogo a questo punto dovremmo chiudere tutto, giornali e social". Scrivere cose false "è pericoloso" possono accadere "tragedie" e non si deve dare la responsabilità a chi ristabilisce la verità, ha aggiunto Selvaggia Lucarelli, anche lei di nuovo sui social.

"Nessuno si pone mai il problema a monte - prosegue Lucarelli - e cioè che scrivere cose non vere può essere pericoloso, poi accade una tragedia (in cui nessuno ovviamente pensa che contino anche il contesto, la vita, i pregressi) ed è colpa di chi ristabilisce la verità. In pratica, siamo arrivati al punto che dare una notizia non è più una responsabilità. Correggerla sì.Altro che black mirror".
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16/01/2024 18:52

"Figlia, marito e madre di Giovanna Pedretti si sentono sotto assedio, trovandosi ogni volta che escono di casa qualche cronista che li attende in strada per fare domande.

Stanno vivendo un enorme dolore, la loro richiesta alla stampa è di dare tregua, di rispettare la sofferenza di una famiglia, in attesa che dalle indagini arrivino elementi più solidi".

E' l'appello che arriva, dall'avvocato Simona Callegari, incaricata dai familiari della ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano trovata morta domenica scorsa, come persone offese dell'ipotesi di istigazione al suicidio, nel fascicolo a tutt'oggi senza indagati.
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17/01/2024 18:30

Si svolge oggi all'istituto di Medicina legale di Pavia l'autopsia di Giovanna Pedretti, nel giorno del patrono di Sant'Angelo lodigiano, la cittadina dove abitava e aveva una pizzeria la ristoratrice trovata morta nel Lambro domenica scorsa dopo che era stata al centro di polemiche per una recensione che lamentava la presenza di gay e disabili nel suo locale considerata falsa.

L'ispezione cadaverica pre-autopsia ha evidenziato la presenza di ferite non solo ai polsi e a un braccio, ma anche a una gamba e al collo.

Resta da stabilire con l'autopsia la causa esatta del decesso: se dovuta alle ferite, ad annegamento o a assideramento a causa delle acque gelide.

In paese, dove i giornalisti vengono mal tollerati, non c'è alcuna voglia di festeggiare la ricorrenza del patrono, Sant'Antonio.

Sono comunque confermati la benedizione degli animali alle 15 e la messa nella basilica di Sant'Antonio Abate alle 18.
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17/01/2024 18:40

I carabinieri non fecero alcuna contestazione a Giovanna Pedretti, la ristoratrice che su Fb aveva postato una recensione in cui un cliente lamentava di essere seduto vicino a gay e disabili, quando sabato scorso, il giorno prima di ritrovarla morta sul greto del fiume Lambro, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano fu convocata e sentita in caserma come persona informata sui fatti.

I carabinieri hanno spiegato oggi in una nota che durante gli accertamenti con l'ipotesi di propaganda ed istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, hanno sentito sabato pomeriggio Giovanna Pedretti "quale potenziale vittima dell'intera vicenda" e che il "colloquio" è durato "pochi minuti" durante i quali la ristoratrice ha confermato il contenuto della recensione (sulla cui autenticità erano stati sollevati più dubbi in rete) e ha spiegato di non essere in grado di fornire ulteriori dettagli per poter risalire all'identità "dell'anonimo cliente".

Dopo il post e la risposta ripresa da diversi media, la 59enne era stata accusata sui social di aver inventato tutto solo per farsi pubblicità.

Domenica è stata trovata morta nel fiume non lontano dalla pizzeria.

Ormai per gli investigatori non ci sono più dubbi sul fatto che si sia uccisa.
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19/01/2024 06:39

Dopo l'autopsia eseguita ieri all'Istituto di Medicina legale di Pavia, la Procura di Lodi ha dato il nullaosta alla sepoltura di Giovanna Pedretti, la ristoratrice, che si è suicidata nel Lambro domenica scorsa, e che era assurta alle cronache per una recensione che lamentava la presenza di clienti gay e disabili nella sua pizzeria e che era stata considerata falsa con coté di polemiche.

A questo punto fissare il funerale spetta alla famiglia, al marito Nello e la figlia Fiorina, che hanno chiesto tramite l'avvocato Simona Callegari di rispettare il loro dolore.
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21/01/2024 14:14

"Non inviare fiori ma devolvere l'equivalente in offerte alla Casa di Riposo di Sant'Angelo Lodigiano o all'Associazione Genitori e Amici dei disabili e Gruppo il Maggiolino".

E' l'appello dei familiari di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata morta nel fiume Lambro domenica scorsa.

Domani si svolgeranno i funerali a Sant'Angelo Lodigiano e i familiari hanno quindi chiesto di fare beneficenza a due realtà che Giovanna Pedretti aveva aiutato.
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22/01/2024 18:27

Nella vicenda di Giovanna Pedretti, la ristoratrice trovata a morta a Sant'Angelo Lodigiano, "c'è il giudizio sommario, senza appello, senza misericordia, di chi parla senza sapere, senza conoscere".

Don Enzo Raimondi si è espresso così oggi ai funerali della donna: "Il rincorrersi, senza alcun filtro, dei sospetti, pesanti come macigni.Costruiti per soddisfare i pruriti di gente ormai frustrata al punto da bramare la narrazione delle disgrazie altrui.Dove il teorema da dimostrare, il dubbio da alimentare è che anche dove c'è del bene si nasconde, alla fine, un interesse, un tornaconto. Facendo così diventare le ombre tenebra".

"Da una parte - ha proseguito don Enzo Raimondi - c'è una comunità provata, come la nostra, desiderosa solo di essere vicina alla famiglia e di regalare l'ultimo saluto a Giovanna, per restituirle quello che le è stato tolto. Dall'altra il chiedersi come fare per evitare tragedie simili. Come impedire ai leoni da tastiera di riversare impunemente il loro odio, dimenticando il potere distruttivo che possono avere anche semplici parole, che è il significato della massima 'Ne uccide più la lingua che la spada'".
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22/01/2024 18:43

Un migliaio di persone ha partecipato stamani a Sant'Angelo Lodigiano ai funerali della ristoratrice 59enne Giovanna Pedretti trovata morta 8 giorni fa nel greto del fiume Lambro.

Nei giorni precedenti la donna aveva ricevuto lodi per aver risposto a tono a una recensione di un cliente che si lamentava di aver mangiato nel suo locale - la pizzeria 'Le Vignole' di Sant'Angelo - con a fianco due omosessuali e un disabile e poi era stata accusata sui social proprio di aver inventato quella recensione solo per farsi pubblicità.

Lo striscione per ribadire ai giornalisti di rispettare il momento di dolore, che era comparso, nei giorni scorsi, vicino all'abitazione della donna, che si trova sopra la pizzeria, è stato esposto sul sagrato della basilica.

Don Enzo Raimondi, che ha celebrato le esequie con tutti i parroci di Sant'Angelo, all'arrivo della bara in chiesa ha detto che "non è il clamore mediatico che ci riunisce qui ma l'amicizia con Giovanna e la vicinanza ai familiari.Siamo qui per leI".
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22/01/2024 18:53

[SM=x44471]


Spero che chi ha contribuito al suo suicidio si faccia un profondo esame di coscienza...
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16/02/2024 06:22

La Procura di Lodi sta cercando di recuperare il contenuto di un secondo telefono di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano che un mese fa si suicidò nelle acque del Lambro dopo essere finita al centro di numerose polemiche sul web per via della risposta sul profilo Facebook della sua pizzeria a un post omofobo e che prendeva di mira disabili di un cliente rimasto anonimo.

Del post e della risposta era stata messa in dubbio l'autenticità e sui social erano comparse accuse a Giovanna Pedretti di aver architettato la vicenda.

La donna era stata trovata annegata nel fiume Lambro il 14 gennaio.

Il recupero del contenuto del telefono che aveva nel giubbotto (un altro è stato già analizzato) servirà agli inquirenti diretti da Maurizio Romanelli a chiarire le motivazioni del gesto della ristoratrice nell'ambito dell'inchiesta, ancora contro ignoti, per istigazione al suicidio.
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16/02/2024 08:58

Re:
Arcanna Jones, 22/01/2024 18:53:

[SM=x44471]


Spero che chi ha contribuito al suo suicidio si faccia un profondo esame di coscienza...



Purtroppo ci sono troppi leoni da tastiera e haters che, riversano sugli altri frustrazioni e proprie indole cattive.


_________________

"feriscono il mio cuore
d'un languore
monotono."
Paul Verlaine
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04/05/2024 13:31



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La Procura della Repubblica di Lodi ha avanzato, oggi, la richiesta di archiviazione dell'indagine per istigazione o aiuto al suicidio di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano trovata morta lo scorso 14 gennaio nelle acque del Lambro dopo le polemiche per la risposta a una recensione online di un cliente contro gay e disabili considerata falsa.

Le indagini hanno accertato che nessuno ha aiutato Pedretti nel suicidio e che la recensione del presunto cliente non era genuina.

Ora, il fascicolo passa al vaglio del giudice delle indagini preliminari per eventuali opposizioni o per l'archiviazione definitiva.

"Non penso che la famiglia si opporrà all'archiviazione proposta dalla Procura di Lodi" all'inchiesta per istigazione al suicidio di Giovanna Pedretti.
Così ha spiegato Simona Callegari, avvocato della famiglia della ristoratrice che si è tolta la vita dopo la tempesta mediatica scatenata da un post Facebook che si è rivelato falso.

"Il comportamento di marito e figlia non è mai stato 'in attacco' ma di attesa che tutto si potesse chiarire - aggiunge Callegari -. Sappiamo che la Procura di Lodi ha lavorato in maniera meticolosa e attenta. Valuteremo comunque, definitivamente, il da farsi dopo aver analizzato con calma gli atti. Ad oggi non c'è volontà di opporsi e chiedere ulteriori indagini. Vedremo una volta che avremo letto tutto nel dettaglio: non c'è fretta". Intanto, la famiglia Pedretti continua a chiedere massima privacy a chiunque, nel rispetto del proprio dolore.
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